Questa primavera intermittente, con i suoi sbalzi termici e l’avvicendamento continuo di sole e nuvole, sta causando a molti diversi scompensi fisici, tra tutti mal di gola e intasamento delle vie respiratorie.
Si tratta di un fenomeno normalissimo e stagionale, ma allo stesso tempo estremamente fastidioso. Se non curato efficacemente, potrebbe sfociare anche in una brutta influenza decisamente più duratura e problematica.
Per questo è necessario lenire e proteggere le vie respiratorie infiammate ed irritate, curando disturbi come tosse, raffreddore e mal di gola con un rimedio naturalmente efficace.
Noi de lo Speziale, per favorire la fluidità delle secrezioni bronchiali, consigliamo i nostri integratori alimentari BALSAMIEL e BRONTEA, entrambi naturali e composti da estratti vegetali con effetto balsamico (eucalipto ed elicriso) e dalla radice di una pianta che, come si evince da un articolo del 2009 pubblicato dalla “US National Library of Medicine”: stimola
la fisiologica rigenerazione delle cellule epiteliali, aiutando sensibilmente i tessuti a ritrovare il naturale benessere.
Stiamo parlando dell’Altea.
Ma che cos’è l’altea e perché aiuta a curare i sintomi influenzali?
L’altea comune è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Malvaceae e al genere Althaea, il cui nome deriva dal greco “althein”, “guarire”.
Utilizzata in ambito fitoterapico soprattutto per le infiammazioni dell’apparato respiratorio, vanta numerose proprietà terapeutiche:
- Decongestionanti: queste proprietà sono dovute principalmente alle mucillagini della radice molto grassa e carnosa della pianta, capaci di fluidificare il muco prodotto dall’infiammazione delle mucose.
- Lenitive: l’Altea possiede proprietà lenitive ed emollienti ed è un ottimo espettorante e sedativo per calmare forme influenzali, raffreddore, attacchi di tosse, catarro nei bronchi e nei polmoni, infiammazioni della faringe e della trachea.
- Antitussive: le proprietà antitussive dell’altea contrastano le infiammazioni tramite l’azione filmogena delle mucillagini, che diminuiscono l’irritazione delle mucose e contemporaneamente le protegge dagli agenti patogeni.
L’Altea, tra i più antichi rimedi fitoterapici
Oggi la scienza ci conferma con esperimenti e ricerche di laboratorio l’efficacia dell’altea contro i sintomi influenzali, ma sappiamo che questa pianta era conosciuta per queste sue proprietà già in tempi antichissimi, quando l’osservazione dei fenomeni e l’esperienza diretta erano le fondamenta della saggezza popolare.
Per le sua sorprendente efficacia, era conosciuta anche come “bismalva”, due volte malva.
Vera panacea per ogni male, era apprezzata dai Greci e dai Romani sia come prelibatezza culinaria, che come medicamento, citata già nella medicina umorale di Ippocrate e con riferimenti circa le sue virtú anche in Orazio, Marziale, Virgilio, Plinio, Pitagora.
Dioscoride (I sec d.C) nella sua “De medicinali materia” consiglia la pianta per i disturbi delle vie respiratorie che, in passato, erano curati grazie a delle morbide caramelle composte con i principi attivi dell’altea polverizzati, caramelle conosciute come “pâté de guimauve” (una prima versione dei marshmallow), indicate per le infiammazioni del cavo orale e in caso di tosse.
Citata in uno dei Capitolari di Carlo Magno, fu ampiamente coltivata per tutto il Medio Evo e utilizzata per curare febbri, tosse, infreddature, congestioni delle vie respiratorie e mal di testa anche dalla Santa Ildegarda da Bingen, naturista e compositrice tedesca vissuta nel 1100 circa, scrittrice di due libri che raccoglievano tutto il sapere medico e botanico del suo tempo e che vanno sotto il titolo di “Physica” (“Storia naturale o Libro delle medicine semplici”) e “Causae et curae” (“Libro delle cause e dei rimedi o Libro delle medicine composte”).
Nell’attesa del tepore primaverile e dell’assestamento delle temperature, non ci rimane altro che riguardarci e prenderci cura di noi, cercando di non trascurare i sintomi influenzali ma, al contrario, contrastarli efficacemente con dei rimedi naturali.